sabato 1 agosto 2015

Per non dimenticare o, meglio, andare a rileggere il passato...

 
 
Come ogni anno, e ancor più oggi a 35 anni dell'avvenimento, ci saranno cerimonie, manifestazioni e partecipazioni di popolo e di persone, eppure 35 anni sono tanti. Mi vengono in mente i miei figli che allora erano fra gli 11 e i non ancora 15 anni e come loro tanti quasi cinquantenni per i quali è già molto se collegano i titoli di oggi con un po' delle sensazioni di allora.
 
Come e perché o grazie a chi 85 persone sono morte in un unico evento 147 feriti nel corpo e nel sentirsi offeso dalla sensazione di inutilità e di sbalordimento che potesse mai essere accaduto qualcosa di simile. Troppo semplice o troppo facile indicare settori colpevoli, c'era comunque un terreno di coltura adatto, come oggi, nel linguaggio di certi giornali, negli arringamenti più o meno intensi dei tanti TWEET, ormai spesso solo residui di mal digeriti pasti s li si volesse chiamare con il loro nome,
 
Confrontate i numeri dei tanti attentati che quasi quotidianamente leggiamo o sentiamo, non c'è paragone. I numeri di quel giorno a Bologna sembrano numeri dei bombardamenti in anni lontanissimi. Ripensiamoci mentre di nuovo giochiamo alla DISGREGAZIONE del comune sentire, quando commentatori più o meno illustri inneggiano allo scontro o seri nostri rappresentanti (onorevoli o senatori non importa come non importa se canuti signori o ragazzotti  cresciuti troppo in fretta e inutilmente) si abbandonano alle trivialità utili giusto per qualche secondo di TG.
 
CORAGGIO ITALIA, probabilmente  il PEGGIO deve ancora accadere...


4 commenti:

  1. L'ho ricordato anche io, a mio modo, su Fb. Concordo con la tua anlisi, mi permetto solo una chiosa, i morti furono 85 e i feriti 200. Il giornale che riporta 76 morti è dei giorni immediatamente dopo alla strage, evidentemente

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  2. grazie e correggo. Puntuale come sempre :)

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  3. Temo anch'io che un avvenimento simile possa ripetersi...gli animi sono troppo caldi e ci sono troppi matti in giro.

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    1. grazie della tua visita e della sensazione che la esasperazione diffusa possa favorire qualche altra simile conseguenza.
      Spesso la esasperazione è volutamente costruita così da favorire la irrazionalità delle risposte.

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