Come ogni anno, e ancor più oggi a 35 anni dell'avvenimento, ci saranno cerimonie, manifestazioni e partecipazioni di popolo e di persone, eppure 35 anni sono tanti. Mi vengono in mente i miei figli che allora erano fra gli 11 e i non ancora 15 anni e come loro tanti quasi cinquantenni per i quali è già molto se collegano i titoli di oggi con un po' delle sensazioni di allora.
Come e perché o grazie a chi 85 persone sono morte in un unico evento 147 feriti nel corpo e nel sentirsi offeso dalla sensazione di inutilità e di sbalordimento che potesse mai essere accaduto qualcosa di simile. Troppo semplice o troppo facile indicare settori colpevoli, c'era comunque un terreno di coltura adatto, come oggi, nel linguaggio di certi giornali, negli arringamenti più o meno intensi dei tanti TWEET, ormai spesso solo residui di mal digeriti pasti s li si volesse chiamare con il loro nome,
Confrontate i numeri dei tanti attentati che quasi quotidianamente leggiamo o sentiamo, non c'è paragone. I numeri di quel giorno a Bologna sembrano numeri dei bombardamenti in anni lontanissimi. Ripensiamoci mentre di nuovo giochiamo alla DISGREGAZIONE del comune sentire, quando commentatori più o meno illustri inneggiano allo scontro o seri nostri rappresentanti (onorevoli o senatori non importa come non importa se canuti signori o ragazzotti cresciuti troppo in fretta e inutilmente) si abbandonano alle trivialità utili giusto per qualche secondo di TG.
CORAGGIO ITALIA, probabilmente il PEGGIO deve ancora accadere...