lunedì 11 febbraio 2013

IL KARDINALE TETESKO SPARIGLIA I GIOCHI

Devo essere sincero, non mi piaceva il papa Tedesco, ma non mi piaceva neppure quello Polacco, il papa Giovanni, quello arrivato direttamente da Venezia dopo essersi fatto le ossa in Francia, mi piaceva per quel fare poco ortodosso specie dopo papa Paolo inevitabilmente ammuffito come tutto quello che sa di DEMOCRATICO.

Non ho mai capito perché i DEMOCRAT  debbano essere sempre con il mal di fegato, siano preti o laici, semplici responsabili di sezione (scusate "di circolo") o ministri. Bersani se dio vuole ogni tanto almeno si fa una birra, anche se lo capisco se è di malumore con tutto quello che ha intorno.

Ma torniamo a papa Ratzinger, lo abbiamo attaccato perché era in divisa vagamente di Jugen Hitleriano, lo abbiamo attaccato per i suoi editti a copertura dei preti e monsignori dai gusti particolari anche se in fondo copriva potenti Vescovi e Cardinali sparsi nel mondo e abbiamo dimenticato gli altri potenti che giocavano (e giocano, se la Banca d'Italia ha messo lo IOR tra quelli che stiano lontani) con mafie e simili e, soprattutto, puntavano ai soldi, perché i SOLDI sono POTERE.

Del resto se ti ritrovi un RUINI a gestire la CURIA e i rapporti con l'Italia di Berlusconi che altro puoi fare? Già, RUINI: dal 22 di gennaio del 2013 quasi ogni giorno ha preso la parola guidando quella chiesa italiana che non vuole rinunciare a Berlusconi. Già, meglio un peccatore al Governo, più facilmente ricattabile e quindi pronto a sdebitarsi a miliardi di euro. E Bertone e Bagnasco di rincalzo che ricicciano GAY e FAMIGLIA e il povero RICCARDI  nella squadra di Monti che non sa che fare.

E così nel gioco della SCOPA con le carte che giocano male e il tuo compagno gioca contro l'unica arma a disposizione restalo SPARIGLIO e RATZINGER questo ha fatto, preparando prima con un po' di nuovi cardinali dell'altro mondo, con un cambio in curia e poi, alla fine, con dimissioni a effetto ritardato per dare il tempo al retso del mondo di organizzarsi. Un CONCLAVE che sarà quasi un CONCILIO. Così arriverà il sesto PAPA da quando son qua, con Pio XII cantavo siamo "arditi della fede, siamo araldi della croce, al tuo cenno alla tua voce un esercito all'altar", almeno c'era il gusto del combattimento, poi son cambiato io ma anche il mondo, chissà se cambierà anche la CHIESA, quella del potere per il potere e dell'Italia SCHIAVA DI ROMA, ma quella ROMA POSTA OLTRETEVERE!

4 commenti:

  1. . analisi lucida Kreben ... si sarà innamorato ohibò - di una coetanea pulzella che gli dà un po' di calore il vaticano fa umido solo a guardarlo . lasciamolo stare. dimesso un Papa se ne fa un altro -a me non piace neppure Pietro primo e pure Gesù mi sembra un grande narciso.

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  2. certo che a 89 anni(son vecchissimo io con 12 di meno!) può essere tutto e anche dippiù. Parlando seriamente, in Italia non è indifferente chi è il Papa, per colpa degli italiani, quei 60 milioni che se ne fregano perché con i kattolici ci se la cava sempre,basta qualche pater, ave e gloria (se non arriva il requiem)e magri qualche obolo per le povere tasche del parroco,vescovo, cardinale o Papa. A proposito: GRAZIE è il primo, e UNICO, commento mai ricevuto

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  3. parlando seriamente che ne diresti di una Papessa ?. finalmente una donna a palazzo. . a tenere a bada la Curia perfida e lo stuolo sei lacchè che mormorano. Papessa giovane in grinta focosa devota e anche fantasiosa . rigorosa. tipo la Cancelliera di Germania . avanti marsc vaticano .facciamo pulizia .

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    1. ti vuoi prenotare? magari prima fai finta di entrare in convento e di recitare il rosario

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