... era già suonata la campanella delle 11,40, quella del riposo grande, e prof Benito continuava con le sue tiritere alla lavagna, magari per compensare gli affanni del suo solito ritardino. Finalmente si è girato verso di noi e, scusate Ragazzi, forza uscite ma rientrate puntuali... Più puntuali del solito.
Come no, eravamo già dopo le feste di novembre e dovevamo completare la conoscenza delle ragazzòle del secondo anno per convincere le "migliori" a scegliere chimica e aver da pasturare sul buono prima che se ne accorgessero quelli del quarto e quinto anno. Corsa quindi giù al primo piano dove c'era la pastura del biennio, se andava bene ne portavamo un paio fuori al bar di fronte oltre Corticella proprio all'angolo con il tabaccaio, una paglia è sempre gradita da quelle più sveglie. Sempre che ce ne fosse il TEMPO, al biennio i prof era severissimi sugli orari specie poi le prof.
...all'ANIMA che corsa e per fortuna che abbiamo trovato l'ascensore quasi libero con Benito che ce lo teneva aperto giocando su e giù con gli occhiali. Ci siamo stati un po' stretti perché sempre da un po' viaggiavano in coppia fissa il Benito e quella sua nuova assistente e così eravamo in cinque quando il massimo era quattro.
Se ci vede la bidana, sai la tiritera.
Se ci vede la bidana, sai la tiritera.
...sbarcati, III piano quinta porta a destra, laboratorio di CHIMICA FISICA UNO <Relazione fra lo stato energetico delle molecole e il sistema nel quale sono immerse>. Era quello che Benito aveva dettato prima dell'intervallo, come se noi ci ricordassimo quel che avevamo fatto al secondo anno. L'altro giorno la prof di lettere si era arrabbiata molto nel sottolineare le nostre <lacune> "poi voglio capire se è colpa della vostra prof del biennio o se avete lasciato cadere la PATINA del tempo sulle vostre conoscenze durante le godurie estive". La PATINA ce l'aveva LEI che neanche il SIDOL gliela toglieva più! Infatti c'era stato un brusìo con un sommesso "stronza" a cui per fortuna era stata messa la SORDINA sennò sai come s'incazzava la strega...
...finalmente dallo studiolo stava uscendo il prof con la NUOVA, evidentemente avevano raggiunto un accordo su che esperimenti fare dopo, sempre che non si fossero messi d'accordo per il dopocena, diceva qualche maligno. Chiacchiere di sicuro, il Benito avrà almeno quarant'anni e lei là poco più di venti!
TUTTI CAVOLI loro! AVANTI CON GLI OREMUS che adesso comincia, si è già tolto gli occhiali è pure in piedi, mi sa che si è preparato e non ha bisogno di sbirciare il libro, allora dev'essere roba seria...
...finalmente dallo studiolo stava uscendo il prof con la NUOVA, evidentemente avevano raggiunto un accordo su che esperimenti fare dopo, sempre che non si fossero messi d'accordo per il dopocena, diceva qualche maligno. Chiacchiere di sicuro, il Benito avrà almeno quarant'anni e lei là poco più di venti!
TUTTI CAVOLI loro! AVANTI CON GLI OREMUS che adesso comincia, si è già tolto gli occhiali è pure in piedi, mi sa che si è preparato e non ha bisogno di sbirciare il libro, allora dev'essere roba seria...
* E così oggi introdurremo un nuovo concetto, nuovo per voi ovviamente, un concetto applicabile non solo ai sistemi chimici e/o fisici, ma anche ai sistemi biologici e persino alla società. Ogni sistema, di qualsiasi specie e tipologia, può essere descritto come formato da una successione di stati di equilibrio che può essere di tipo statico o dinamico. Se il sistema è statico dal punto di vista delle quantità, non c'è cioè entrata e/o uscita di materia, potrebbe non essere statico dal punto di vista dell'energia. Quindi per parlare di equilibrio ci dobbiamo riferire all'insieme dei parametri chimici e fisici che debbono essere costanti anche in modo dinamico. Attenti a non confondere staticità con omogeneità, pensate ad esempio al sistema ricchezza ITALIA, può essere statico, la ricchezza totale è sempre la stessa, ma la distribuzione all'interno può non essere omogenea e neppure costante nei vari punti di tutto il sistema.
E pensate anche allo scaldabagno a gas o elettrico non importa, se voi mantenete costante la mandata in ingresso, costante il calore fornito, costante la portata in uscita avremo un equilibrio dinamico, cioè in ogni punto quantità e temperatura saranno costanti, e riguarderà quella portata quella temperatura in quel punto.
Anche la coda a uno sportello per pagare i bollettini può essere in equilibrio dinamico se chi esce viene rimpiazzato da chi entra e l'addetto allo sportello mantiene costante la sua velocità relativa. Tutto questo lo possiamo chiamare OMEOSTASI.
Allora scrivete: L'omeostasi è la tendenza naturale al raggiungimento di una relativa stabilità interna delle proprietà chimico-fisiche che accomuna tutti gli organismi viventi, per i quali tale stato di equilibrio deve mantenersi nel tempo, anche al variare delle condizioni esterne, attraverso dei precisi meccanismi autoregolatori.
In molti processi biologici, l'omeostasi mantiene la concentrazione chimica di ioni e molecole, e permette alla cellula di sopravvivere.
In fisica, l'omeostasi permette di regolare altri parametri quali temperatura o energia.
MUOVERSI, MUOVERSI e SENZA FAR TROPPO CASINO! *
E meno male che non ho fatto il CLASSICO, altrimenti dovevo tirar fuori anche il greco e questo, se proprio volete e LEI lo sa, chiedetelo all'insegnante di LETTERE...
E adesso andate di là in laboratorio, mettetevi il camice e cominciate a lavare la vetreria senza fare troppo casino che della OMEOSTASI ne parleremo quando faremo i processi industriali in continuo.