venerdì 14 febbraio 2014

suggerisco Angelo Tasca




e il suo Nascita e Avvento del Fascismo che pochi credo, fra i meno vecchi, conoscano o ricordano, non fosse altro per quanto poi accadde negli anni successivi all'interno del PCI divenuto ospite e prigioniero del PCUS.

nel dopoguerra, dal 1918 in poi, tutto poteva accadere e accadde solo quello che l'insipienza politica di un certo modo di fare politica a sinistra poteva ottenere.ermae 

PS: non per questo intendo affermare una somiglianza fra Mussolini e Renzi ma solo come un certo modo di intendere, piagnendo, la sinistra può predeterminare il futuro in una situazione di disagio sociale, economico e politico. Oggi certamente diverso, ma soprattutto perché il contesto europeo è diverso. Questa mia lettura di più di 60 anni fa mi è sempre apparsa importante anche per il diverso destino  che il futuro determinò per i tre, TASCA, GRAMSCI, TOGLIATTI.

7 commenti:

  1. Ho sempre pensato che questo è il periodo ideale perché un altro omino con i baffi entrasse schiamazzando e trascinando folle.
    Come quel pirla di Grillo, insomma.
    E se invece l'omino entrasse in punta di piedi?

    RispondiElimina
  2. (un filino dislessica oggi... )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è quello che indirettamente volevo dire. Secondo mia opinione quando il Duce (mio omonimo, cioè IO suo omonimo) decise di passare all'INTERVENTISMO, i socialisti in pratica lo cacciarono (mentre i socialisti di Germania e alleati si allearono ai loro governi) perdendo chi aveva i numeri e la voglia di emergere pur venendo dai ceti miserabili. Dopo fu una serie di opportunità che chi aveva le qualità e la voglia seppe cogliere. Non dimentichiamo tutti i proletari che tornarono a casa (quelli rimasti vivi) e che si videro svillaneggiati dai soliti "pacifisti ideologici". Poi fu tutta una deriva...

      Elimina
  3. Eh, lo immaginavo che volevi dire questo. Considerate le nostra opinioni spesso divergenti, direi che il fatto che siamo d'accordo non sia proprio una cosa confortante :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. da bravo ex-prof e già CATECHISTA ho imparato bene come rieducare (AH AH AH). Per fortuna è un fatto transitorio, sennò come si fa se non c'è contradditorio?

      Elimina
  4. Speriamo che le coincidenze con il triste periodo non portino alla catastrofe come allora.
    Al3ph

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il clima disorientato è lo stesso, la voglia di fare comunque coincide in molte cose, e così la necessità. Quel che è diverso è la vecchiaia mentale italica, allora le case, le bettole, le piazze eran piene di reduci che la morte e la violenza su di sè e sugli altri l'avevan conosciuta e anche il viver contadino e/o pastorale conosceva la "necessaria" violenza propria del vivere d'allora, oggi non è mediamente così a meno che non sia un DRONE che manovra e spara quasi a TUA INSAPUTA (il chè FORSE è PEGGIO).

      SPERO PROPRIO DI NO!.

      Elimina