Grande scandalo, in Italia con riflessi internazionali (scende in campo anche NATURE, la bibbia internazionale ufficiale su quanto di bello, di serio, di consolidato si dice nel mondo su natura e dintorni, purché approvato da LORO). Già, cosa é accaduto di così fantasmagorico? La crema della più meglio gente esperta di sismi è stata condannata (in primo grado, attenti, a oltre 6 anni, quando il PM si era limitato a chiederne poco più di 4).
Ed è venuto giù il mondo, i maggiorenti a dire che anche i sassi sanno che nulla si può prevedere sui terremoti, può essere oggi come domani o a morte di Papa. E allora, scusate, che ci state a fare, mettete un cartello fuori della porta e dedicate il vostro tempo alle mappe sismiche che serviranno agli uffici competenti per indicare la normativa edilizia.
Rimane però ancora da ricordare qualcosa e cioé che, se non si può prevedere in un senso, allora vale anche nel senso contrario. E cioé se non potete prevedere il quando non potete neppure affermare se manca un giorno, un mese, un anno o, siamo larghi, il tempo di durata di un governo, qualunque esso sia.
Non sono nella testa dei giudici, e ci mancherebbe, ma il problema era se hanno emesso un parere, questi POMPOSI, in SCIENZA e COSCIENZA, o se hanno legato l'asino là dove voleva quel padrone che non era ancora pronto a capire come sarebbe andata la gestione dell'eventuale sisma. Il bello, o meglio il brutto, era che il responsabile maximo doveva conoscere la realtà antisismica dell'habitat interessato, o almeno avrebbe dovuto, compresa la realtà vera delle costruzioni anche recenti rispetto alle prescrizioni di legge.
Quindi tutto qui e invece è la scena di un qualche racconto medievale con i parrucconi attorno al letto dell'ammalato e siccome tra gli ammalati non ci sono duchi e granduchi se anche la TRIACA proposta non funziona che voi che succeda? Già, dicevano i miei amici triestini: CAN NO MAGNA CAN. O, se volete, quando i medici ebrei convocati da Stalin scivolarono su una buccia di banana e il potentissimo colse l'occasione per toglierseli dai piedi.
Ma torniamo ai fatti, e una volta tanto son d'accordo con IL FATTO.,
<Ma ora quegli stessi tecnici, al contrario di quello che scrive la maggior parte della stampa, non sono stati condannati per non aver saputo prevedere il terremoto, ma per aver svolto con negligenza il proprio compito. Gli imputati – secondo l’accusa – erano tecnici, ma non hanno svolto il proprio dovere. Esattamente come in queste ore stanno facendo alcuni giornalisti che non possono ignorare i fatti, rischiano così di svolgere con negligenza il proprio compito. >
Tutto a questo punto quadra, finalmente i POMPOSI hanno fatto il loro mestiere e hanno meritato il giusto compenso e possono tornare ai loro giochi di cattedre e simili simpatiche cose.
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