eppure una costante c'é, anzi alcune coincidenze non strane e prevedibili. Il luogo elettorale deve essere un po' più a Sud della linea del SENIO di buona memoria e comunque a SUD di quel gruppo di Regioni un po' sinistre e con un passato vagamente anarchico: Romagna, Marche, Toscana e un po' di Umbria. L'altra coincidenza é la grande fantasia di gruppi politici direttamente o indirettamente riferibili a PdL e simil destre comunque benedette dal Berlusconi e soci. In questo gruppo, guarda caso, le avventurose storie di liste in Lombardia e nel Lazio sempre nelle ultime regionali.
buffo che proprio nelle regioni che ancora nei primi decenni del '900 vedevano ben attivi i gruppi anarchici oggi le elezioni, almeno formalmente, sono una cosa seria.
scriveva il CORRIERE DELLA SERA, ed era il NOVEMBRE 2011,
Democrazia Sospesa, Cittadini Beffati lo Scandalo delle Elezioni in Molise
poi capita che si debba entrare in quel faraginoso meccanismo di ricorsi amministrativi, per i quali si deve dire che l'unica cosa certa sarà che i tempi saranno italici e non si sa mai chi abbia l'ultima parola tra TAR, CONSIGLIO di STATO e il primo che starnuta attaccandosi a un qualche cavillo.
però finalmente, per il MOLISE si é, FORSE, arrivati al traguardo finale sempre che il SIGNOR IORIO mantenga la parola (che cioé AVREBBE accettato il responso finale del TAR). Cosa di cui é ragionevole dubitare visto lo stato comatoso delle squadre di appoggio al BERLUSCONI, stato che consiglia di non correre il rischio elettorale.
Molise, annullate le Regionali 2011
Il Tar ha accolto il ricorso presentato dal centrosinistra
ma cos'era successo di così grave? piccole stupide cose, anche se a Formigoni in Lombardia erano state quasi perdonate
Doppie firme false, errori insanabili, incongruenze, discrepanze, vizi di forma. Qualcosa di anomalo è successo in Molise, nella lunga notte delle elezioni regionali. Ma ancora più anomalo è che, a 19 giorni dal voto, non ci sia ancora un vincitore ufficiale e un nuovo presidente di Regione. Democrazia sospesa, cittadini beffati. Dopo le prime verifiche di routine, i 1.505 voti che staccavano il candidato del centrosinistra Paolo Di Laura Frattura dal presidente uscente Pdl Michele Iorio sono scesi a meno di mille. Quanto basta per accendere sospetti. E per riaccendere le speranze di Frattura, che ha chiesto ufficialmente la verifica incrociata tra le tabelle di scrutinio e i verbali di sezione.
Non sono parole mie ma del primo link del Corriere della Sera. Roba "normale" anche negli USA, quella di quasi un secolo fa, poi cambiò anche lì semplicemente evitando che Al Capone sedessero al Governo.
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