Brucia la mossa del PD di sparigliare le carte rimettendo in discussione la sacrale e comprensibile scelta dei candidati al sacro soglio di Camera e Senato. Certo la scelta di Franceschini e della Finocchiaro sarebbe stata la conclusione di una onorata carriera politica ma, purtroppo per loro, avrebbe avuto il marchio oggi poco spendibile di fuori tempo e luogo. C'è chi addirittura ha giudicato la esclusione di Franceschini come una dimostrazione della ormai nessuna influenza dei cattolici sulla sinistra e, in generale, sulla politica italiana tanto più che lo stesso Monti ha messo la sordina sul suo essere in sintonia con organizzazioni di chiara matrice cattolica (e operativa!) come S. Egidio. E non parliamo del PdL con il rancore del Berlusconi per essere stato di fatto (o in apparenza? forse sì ma solo per il nuovo PAPA) scaricato.
Ma veniamo alle reazioni e in questo a destra, o meglio nel fronte CRI(croce rossa)-Berlusconi, alzo zero sul mancato controllo di Grillo sui suoi, addirittura qualcuno contraddice quanto sostenuto nei giorni scorsi, c'è stata persino una filippica del gigante (della politica) come BRUNETTA che sottolineava come OBBLIGO ETICO il rispetto degli ordini di scuderia (roba da vecchio PCI sezione quartiere San Donato a Bologna anni 960) con un tono da Golia, per non parlare di QUELLO LA' che ha cercato di affrontare le poche decine di contestatori che non rispettavano i suoi occhialoni pro LEGITTIMO RIPOSO a scopo prescrizione con una invettiva da scuola elementare: VERGOGNATEVI VERGOGNATEVI (se non fosse stato ritinto poteva dire: rispettate i capelli bianchi, un classico). Chissà se ha agitato il ditino, di certo abituato ad essere seduto sul trono con pacchetti da 500 euro a lato e ai suoi piedi genuflessi e adoranti seguaci, il drammatico riferimento al finale di Craxi lo deve avere choccato.
Strano questo comportamento del berlusconismo verso gli STELLINI, tenuto conto che si calcolano in circa 6 milioni i pidiellini spostatisi sul MOVIMENTO e solo quasi 3 milioni i SINISTRI che gli hanno fatto compagnia. A meno di non voler ammettere che la sinistra con tutti i suoi limiti e difetti produce persone abituate a voler pensare in proprio, diritto che con difficoltà accettano di delegare. Ma questa è un'altra storia che forse racconteremo poi-
Tutto questo, tuttavia, era scontato come le solite invettive di Sallusti e consimili, ma ecco arrivare di rincalzo subito gli intellettuali seri, come l'ERNESTO dei GALLI della LOGGIA,
È come se quella Sinistra che viene da lontano (e la parte cattolica che da tempo le si è aggiunta) si fosse convinta di non poter più trovare al proprio interno, nella propria storia, né volti, né voci, né biografie capaci di rappresentarla veramente. Come se essa giudicasse ormai irrimediabilmente inutilizzabile la propria vicenda politica, vicina e meno vicina: in un certo senso le proprie stesse radici. Rifiutatasi dopo essere stata comunista di divenire socialdemocratica, e sempre in preda all'antica paura di dispiacere a sinistra, la cultura politica del Partito democratico sembra aver smarrito il filo di qualunque identità che si colleghi al suo passato. Sicché oggi le è apparso naturale designare ai vertici della rappresentanza del Paese da un lato un importante membro della magistratura inquirente, dall'altro una apprezzata funzionaria internazionale, impegnata nella difesa dei diritti umani.
Felici i tempi del Candido e dei TRINARICIUTI di buona memoria, che i giovani forse non conoscono, tutti Stalin e partito. E avanti con l'accusa di NON POLITICA! E sembra muoversi nella stessa direzione anche il PURISSIMO MANIFESTO con il suo COLPO GRASSO. L'obiettivo è quindi rimasto, governo inciuciato, tutto il resto non va bene, i COMUNISTI vanno controllati, specie se assomigliano di più a qualcosa di moderno. Insomma, rendono di più quelli della FIOM per difendere i propri moduli di INTERESSE e quindi attacchiamo questo nuovo andazzo fuori dalla tradizione.
P.S. E MONTI? qualcuno dice che le ha sbagliate tutte, cito Minzolini per quel che può contare, visto che è stato Monti a cacciarlo dalla RAI:
"Monti esoso. Per votare Schifani al Senato ha chiesto il Quirinale per sè e Palazzo Chigi per Bersani. Quando si accorgerà di essere in saldo..."
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