giovedì 21 marzo 2013

TONACONI di tutto il mondo, UNITEVI!

Alla fine, è ampiamente noto, i curiali mollarono e l'argentino vecchio e vigoroso prese la fuga e vinse. E tutta l'Italia (e anche parte del mondo) cominciarono a respirare, e ne avevano bisogno con tutto quel po' po' di casino dei risultati elettorali. Dopo il respiro di sollievo (almeno il Vaticano tiene) è poi esploso l'entusiasmo popolare favorito anche dal carattere disponibile e dal nome del FRANCESCO e, ultimo ma non trascurabile, dal vigore e dal portamento di questo qui, classe 1936. 

Già, combinazione, lo stesso anno del SILVIO e, mi pare, senza i ravvivamenti e i contenitori di stomaco di cui all'apparenza il Francesco è privo. E credo pure nella sostanza. Certo che qua non siamo molto abituati a un potente che non viaggia iperprotetto, che disdegna troni e ori, che è il primo la mattina e l'ultimo ad uscire di Chiesa la sera. Trucco, direi proprio di no. Di certo abitudine, ma sacrosanta abitudine.

Vissuto per gran parte della sua vita in uno stato a regime dittatoriale o faceva come qualcuno dei suoi superiori che giocava a tennis con i capoccia, magari scambiandosi consigli e informazioni, o stava defilato con intelligenza, come appunto Francesco ha fatto. L'altra volta, la volta di Ratzinger, l'avevan giudicato  prematuro e si era fermato al secondo posto,magari l'avevan giudicato pericoloso perché troppo giovane e sarebbe durato troppo. Stavolta han dovuto e voluto mollare, metti che arrivasse qualcuno con il carattere e le intenzioni degli americani, almeno questo qui non parla nè di aborto, matrimonio gay, di rinuncia al celibatoe/o, di aborto e/o altre consimili piacevolezze. Se poi se ne intende di soldi, meglio ancora, si sacrifica qualche vecchietto e poi ci si regola.

Poi però qualcosa d'altro si muove e proprio ieri alla luce del sole con l'incontro personale o via etere con i portavoce delle altre due religioni in qualche modo legate alla Bibbia. E lì si trova un richiamo preciso a quanti credono in un unico DIO, peccato che proprio sulla base dell'unico DIO si siano da sempre, in epoca storica, compiute stragi, guerre, distruzioni quasi sempre per coprire desideri di prevaricazione e sottomissione di altri. Per non parlare delle stragi e guerre fra cugini a caccia di eresiarchi ed eresie.

E allora ecco arrivare gli ATEI DEVOTI, quelli che hanno come guida CICCIO FERRARA e come riferimento IL FOGLIO, come per caso legato alla famiglia Berlusconi. Alle prime mosse del FRANCESCO erano ironici e perplessi, dopo un paio di giorni son tornati tranquilli, anzi contenti

La CONCLUSIONE? Eccola:

Il Papa si è poi rivolto ai “rappresentanti del popolo ebraico”, al quale “ci lega uno specialissimo vincolo spirituale”, e ai musulmani “che adorano Dio unico, vivente e misericordioso”. Nonostante il discorso fosse scritto, Francesco si è concesso qualche parola a braccio quando ha parlato dell’importanza che ha “per la chiesa cattolica la promozione dell’amicizia e del rispetto tra uomini e donne di diverse tradizioni religiose”. Una frase che ha voluto ripetere due volte.

BUFFO, per gli altri, quelli di Bisanzio, c'è stata la promessa di un viaggio e gli abbracci, per gli altri, quelli amici di LUTERO qualche saluto di passaggio! 

Che l’ecumenismo sia un tema particolarmente caro a Papa Francesco lo si era già capito la sera dell’elezione, quando dalla Loggia delle Benedizioni citò sant’Ignazio di Antiochia e l’incipit della sua lettera ai Romani secondo la quale “la chiesa di Roma presiede nella carità tutte le altre chiese”. Ieri il Pontefice ha ribadito il ruolo centrale dei rapporti tra i cattolici e le altre confessioni cristiane quando ha chiesto di incontrare separatamente e privatamente, prima di tutti gli altri, Bartolomeo I e il metropolita Hilarion, presidente del dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca.  

TEMPI DURI PER I LAICI CHE PENSANO!

Nessun commento:

Posta un commento